Torri antiche e sacri monti

Itinerario tra le colline e i borghi del Lago d’Orta

CONTATTI


Indirizzo

Miasino

GPS

45.801972, 8.429724

Telefono


INFO

Lunghezza itinerario

19,5

Durata

1.36

Dislivello +

547

Difficoltà

Facile

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Torri antiche e sacri monti da scoprire su questo percorso di livello intermedio, immerso nella natura e nella spiritualità.
Saliamo in sella a Miasino, lungo la via Circonvallazione nei pressi del noleggio E-Bike MTB E-Motion e ci dirigiamo verso il centro abitato, costeggiando fin da subito prati e pascoli punteggiati di placide mucche e vitelli.

Entrati nel paese di Miasino

Imboccando un tratto di strada battuta sulla destra ci ritroveremo ben presto nel cuore del paesino, ai piedi della maestosa parrocchiale in granito bianco e pietra, dedicata a San Rocco e dichiarata monumento nazionale.
Superata via Umberto I, inizieremo a pedalare sui meravigliosi ciottolati di Piazza Beltrami su cui si affaccia l’oratorio di Santa Maria e la parte centrale di Villa Nigra, splendido esempio di residenza aristocratica di campagna, tra le più belle dell’intero Cusio.
Proseguendo per via Tenente Paolo Solaroli imbocchiamo la strada panoramica che ci conduce verso il paesino di Vacciago, sfilando accanto all’imponente santuario della Madonna della Bocciola.

Sorto in seguito a un miracolo del 1500, il piazzale antistante la chiesa si gode di un panorama unico, che abbraccia il lago, l’Isola di San Giulio, Madonna del Sasso e più in là il Monte Rosa.

La Fondazione Calderara

Proseguendo in Vacciago imboccando via Bardelli sulla sinistra si incontrerà la Fondazione Calderara, una casa-studio che custodisce opere di pittura e scultura contemporanea, e, poco più avanti in posizione sopraelevata e isolata, infine, la fascinosa Chiesa Parrocchiale Sant’Antonio Abate.

Tornando indietro e avanzando su strada in direzione di Gozzano troveremo un bivio che conduce alla piccola e fascinosa frazione di Corconio: poche case, isolate nel verde e avvolte nel silenzio, fra minuscole e tortuose viuzze, che portano alla Chiesa Santo Stefano, affacciata sul piccolo borgo e sulla caratteristica casa Bonola.

Corconio paese gioiello

Dal centro di Corconio si svolta a sinistra, seguendo le indicazioni per la torre di Buccione, avamposto militare di grande importanza fin dal X secolo, oggi omonima riserva naturale. La salita ghiaiosa a tratti è ripida ma in poco più di una decina di minuti permette di raggiungere la torre e la sua incredibile vista. Ridiscesi e ritornati alla strada asfaltata, troveremo sulla sinistra, con l’aiuto del GPS, un sentiero che si immerge nel verde, in un bosco di meravigliose quercie e piante di sambuco.

Sulla destra del percorso troveremo la fonte della Bersanella, le cui acque si dice arrivino direttamente dal monte Rosa, e un’aria di sosta a essa dedicata dove rinfrescarci. Proseguiamo mantenendoci sulla sinistra per ritrovarci nei pressi della stazione ferroviaria di Bolzano Novarese.

Seguendo la strada e costeggiando le prime case, supereremo le mura del castello di Bolzano Novarese, raggiungendo la zona del Borghetto dove ci addentreremo, con l’aiuto del GPS, in un magico sentiero verde, ricco di felci e una fitta vegetazione fiorita.
Tornati lungo la stada, troveremo sulla destra la Via Crucis che sale al Monte Mesma con le sue 14 cappellette del XVII secolo. Con tenacia affrontiamo la salita, lungo il percorso ciottolato che sale a tornanti, immergendoci nella Riserva naturale speciale, fino a raggiungere sulla sommità della collina il convento francescano dei Frati minori e la chiesa dedicata a San Francesco. Dal piccolo sagrato immerso nel silenzio si può godere una delle viste più belle del Lago d’Orta e del Monte Rosa all’orizzonte. Se avete la fortuna di trovarlo aperto, non perdete l’occasione di visitare i due incantevoli chiostri settecenteschi del convento.

Torri antiche e sacri monti

Scendendo sulla strada asfaltata, arriveremo velocemente ad Ameno e, proseguendo nel percorso, incontreremo un piccolo ponte romano che attraversa il torrente Agogna. Con un po’ di fortuna e negli orari adatti potremmo avvistare qualche animale selvatico che viene a dissetarsi nelle sue limpide acque. Chiudiamo l’itinerario, pedalando in piano su strada sterrata, tra le cascine e i pascoli di Pezzasco.

Fra placide mucche, pecore e atletici cavalli, pedaliamo fino a raggiungere nuovamente Miasino e chiudiamo il percorso visitando questo antico borgo, con una tappa doverosa a Villa Nigra, alla imponente chiesa parrocchiale, che sovrasta il paese, e alle preziose opere d’arte che custodisce.

Torri antiche e sacri monti del Lago d’Orta

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